Scopri come la Melatonina ed il CBD possono donarti il sonno che meriti.

Leggi gli studi che hanno dimostrato la reale efficacia di questi due elementi nel combattere stati di Ansia ed Insonnia.

CBD & Canapa Sativa

Dimenticati delle notti
Insonni

La Canapa Sativa contiene più di 80 diverse sostanze chimiche conosciute come cannabinoidi. Il CBD è un cannabinoide non psicoattivo che ha dimostrato un’efficacia preliminare per una serie di problemi di salute fisica e mentale.

Il più autorevole studio, condotto presso l’Università della California di San Diego, ha dimostrato la capacità della canapa di ridurre il dolore dal 34% al 40% rispetto ad un placebo. 

L’attività del CBD sui recettori 5-HT 1A ne specifica la capacità ansiolitica, antidepressiva e neuroprotettiva come dimostrato da questo studio.

Il CBD ha dimostrato di ridurre l’ansia anche attraverso un test simulato svolto su 60 pazienti.

72 pazienti di cui 47 con prevalenti disturbi d’ansia e 25 con prevalenti disturbi del sonno sono stati trattati con CBD e seguiti per un periodo di 3 mesi.

Combatti semplicemente la tua Ansia

L’ansia è stata valutata con l’Hamilton Anxiety Rating Scale, la cui scala varia da 0 a 56. Un punteggio inferiore a 17 indica ansia lieve e un punteggio superiore a 25 indica ansia grave.

I disturbi del sonno sono stati valutati con il Pittsburg Sleep Quality Index: una misura di autovalutazione che valuta la qualità del sonno durante un periodo di 1 mese e che fornisce un punteggio totale da 0 a 21. Un numero più alto indica più problemi legati al sonno.

Entrambi i gruppi sono stati valutati per l’ansia e per il disturbo del sonno.

Effetto sul disturbo d’ansia e del sonno, della sommistrazione di CBD al gruppo con prevalenza di disturbo d’ansia.

ansia

Melatonina & Ritmo Circadiano

L’organismo produce sostanze chimiche in cicli di 24 ore, condizionando la vita e lo svolgere determinate attività in precisi momenti. Ognuno di questi cicli è chiamato ritmo circadiano.

Una delle sostanze chimiche più importanti coinvolte in questo processo è la melatonina: un ormone naturale prodotto dalla ghiandola pineale (situata nel cervello) che induce il sonno. La quantità di melatonina nell’organismo inizia ad aumentare la sera facilitando la fase di addormentamento e raggiunge il picco nel cuore della notte, garantendo un sonno costante, per poi diminuire al mattino fino al risveglio. In assenza di melatonina è difficile prendere sonno.

Ritmi Circadiani e Vita

I ritmi circadiani non sono un’esclusiva degli esseri umani: si trovano anche nelle piante, negli animali, nei funghi e persino nei batteri. Segnali esterni, come la luce, innescano il rilascio ciclico di sostanze chimiche che segnalano quando iniziare e interrompere diverse azioni. I ritmi circadiani regolano tutti i tipi di attività: i tempi di alimentazione nelle api, il movimento delle foglie nelle piante e la replicazione del DNA nei funghi.

Nell’uomo, i ritmi circadiani sono noti soprattutto perché regolano gli orari del sonno.

Per mantenere attivo il ritmo circadiano legato al sonno, il corpo traduce le informazioni che riceve sull’ora del giorno/notte per la produzione di melatonina.

Ritmo Circadiano

Questo processo inizia nella retina dell’occhio. Quando la retina è esposta alla luce, un impulso nervoso viene trasmesso dalla retina a un’area del cervello, chiamata nucleo soprachiasmatico, che svolge un ruolo nel farci sentire assonnati o svegli. 

Il nucleo soprachiasmatico invia segnali ad altre parti del cervello che controllano gli ormoni e la temperatura corporea. Dopodiché i segnali passano dal cervello al midollo spinale e risalgono alla ghiandola pineale, un piccolo organo a forma di pigna nel cervello dove avviene la produzione di melatonina. Durante il giorno, questi segnali impediscono alla ghiandola pineale di produrre melatonina.

In assenza di luce o quando l’intensità di questa diminuisce, questi segnali non si attivano e la ghiandola pineale è in grado di produrre melatonina. In altre parole, l’esposizione alla luce impedisce il rilascio di melatonina, che ci tiene svegli e la mancanza di esposizione alla luce provoca il rilascio di melatonina, che ci dice di “andare a dormire!”.

La melatonina è stata oggetto di moltissimi studi dai quali sono scaturiti i seguenti risultati:

Cosa dicono di Noi

Ormai da anni riuscivo a dormire solo due o tre ore per notte. Con SONNOFIX sono tornato finalmente a star bene.

Alberto F.
5/5

Ha salvato il mio lavoro, ero diventato letargico e poco produttivo, adesso riesco ad esprimermi al meglio.

Dario A.
5/5

É proprio vero che riuscendo a dormire bene migliora anche la qualità della vita, anche mia moglie ha iniziato a prenderlo

Alessandro B.
5/5